mercoledì 17 febbraio 2016

Come Cenerentola

Pensavo a tutte quelle ore
 finite nell'eterno d'ogni mia imperfezione
 a quei minuti che non avevo mai voluto guarire
e guardavo incredula quell'assurda scarpetta
che mi calzava il piede come se fosse un guanto
Avevo atteso l'amore
e ora che l'avevo trovato
temevo di non saper dar vita alla mia favola
In fondo io
per camminare
avevo bisogno di due scarpe.
Elisena 


2 commenti:

  1. Avrei voluto fotografarti cosi.. con quel sorriso che ti distingue con quella leggera follia che mi lascia impazzire..
    M.

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  2. Le ore che finiscono nll'eterno di ogni tua imperfezione mi piacciono molto. Rassomigliano alle mie, che nuotano in un mare di imperfezione, mai riuscendo a galleggiare, dovendo io sempre mulinare braccia e piedi. Forse perché nell'acqua si va seminudi non mi occorrono de scarpe. Anche tu comunque tieni presente che per camminare bastano i piedi nudi, non c'è bisogno di scarpe.

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