martedì 23 febbraio 2016

Ero nuda

I miei abiti dispersi fra il letto e una sedia
Mi alzai in piedi
certa che lui mi stesse scrutando
alla ricerca dell’ignoto
racchiuso nelle mie forme
Sapevo e volevo che lui cercasse in me
tutto ciò che c’è di bello e di brutto
in un momento rubato
da due insoliti amanti
E forse aveva trovato qualcosa
Lo capii da come si stava muovendo il buio
Non mi preoccupai più di tanto
Spensi la sigaretta
e accesi con prepotenza la luce
Ero nuda e mi sentivo sicura
Sapevo che lui
non avrebbe mai visto
che la mia anima era ancora vestita
Elisena


1 commento:

  1. Il dito sulla piaga. La sofferenza dell'amante, almeno di quello che basa la relazione non unicamente sul sesso ma su tutto quel che è la sfera dell'altra, il non saper penetrare oltre le vesti dell'anima, il non riuscire a denudare questa come si è riusciti a denudare il corpo.
    Parecchie volte a me è riuscito, tutte quelle in cui veramente ho voluto, otto volte in tutto, ed è stato infinitamente bello ed ha compensato tutte le piccole cose contrarie e negative che fanno un rapporto vivo perché reale.

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