venerdì 1 novembre 2019

quando una stupida bottiglia di plastica
iniziò a starnazzare e le mie paure
 s'addrizzarono come peli sulla pelle
in un letto senza luna
Lo stesso letto che per anni
aveva tenuto stretta la mia mano
a quella del mio amico immaginario
ormai lontano dalle mie lenzuola
e finito per sempre nell'armadio
tra i resti dei cambi di stagioni
e le ossa dei ricordi per sempre
sulle foto cucite a coperte di lana
Le mie vite e le mie emozioni
iniziarono a rincorrersi intorno al buio
come mosche intorno a un lampione
più sveglie che mai
E quasi impazzite mi portarono in cucina
verso una credenza assonnata
dalla quale mi strizzava l'occhio
un affascinante barattolo di cioccolata
bello ancora d'aspetto
ma scaduto nella dolcezza
 e complice di quella mezza morta bottiglia d'acqua
che afferrai dal collo fino a farle saltare il tappo
Me ne versai un solo bicchiere
per brindare all'esser ancor viva
e poi farla tacere
Fu l'ultimo
prima di farla Santa
e di tornare a dormire
Elisena