Ero uscita a
cercare la Primavera
e come una
cretina
avevo lasciato
in macchina l'ombrello
L'inverno m'inseguiva
Non voleva proprio smetterla di starmi appiccato
nonostante gli
avessi dato l'addio
con il cambio
nell'armadio
e riesumato i
fiori dei miei abiti leggeri
Soffiava
forte
M'alzava la
gonna
e mi piangeva
addosso
Era già
maggio inoltrato
Avevo i piedi
gelati
la pelle a
mortadella
e tante di
quelle maledizioni
da riempirne
un calendario
Decisa a non
dargliela vinta
a collant e
stivali
mi rifugiai
nei ricordi
confusa dai sogni
e disorientata da un delirio di febbre
Ne uscii dopo un paio di giorni
pallida come
quel sole
che mi
sfotteva dalla finestra
Non avevo più un filo di voce
Non avevo più un filo di voce
ma per fortuna
ero ancora viva.
ero ancora viva.