Vorrei che il cielo mi bucasse lo sguardo
entrandomi negli occhi
e percorrendomi le labbra
Vorrei spiegare i capelli
affinché il vento possa sconvolgerli
attraverso un respiro
Vorrei disegnate le mie mani
e resa la bellezza alle mie gambe
a questo mio corpo informe
infagottato da un manto
che tutto copre tutto
tranne la voce
Così trasfigurata la morte m’è vicina ed io...
Io che non ho corpo e sono ombra
scaravento la mia supplica
dove non c’è altare
per esser tirata fuori da quest’abito talare
che non veste il peccato
ma origina l’insulto
cancellandomi dal mondo
dal respiro
e m'imprigiona nell’occulto!
Elisena