domenica 30 gennaio 2011

QUINTO PIANO


E' difficile afferrare la sbarra di quel cancelletto in ferro battuto. Nero. Sempre freddo, anche d'estate. E' il confine. Divide due mondi. I vivi e i morti in vita. Io entro, ma Cristo che fa? Resta fuori?
All'interno lo stabile odora d'aria che puzza di male, di vecchio, di dolore. Quarto piano. nella tromba delle scale s'odono lamenti. Tutti diversi. L'aria diventa sempre più rarefatta. C'è puzza di morte.
Ma Cristo dov'è? Perchè non sale le scale? 
Mani che s'allungano, occhi smarriti nei loro stessi sguardi, esseri viventi in un eterno presente senza passato e privo di futuro. Bocche che mangiano. Unica funzione. Nasi che respirano escrementi e piscio custoditi obbligatoriamente dai loro stessi corpi, avvolti in involucri di plastica e cotone, fino all'orario prestabilito. Teste bianche, nere, calve, donne prive di seni e uomini di battaglie. Quarto ed ultimo piano. Voglia di scendere. Stanza a destra, continuo e già la sento. Tra tutti quei lamenti riconosco il suo. Tra tutti quegli odori riconosco il suo. Nell'aria che non ossigena nè mente nè corpo, io riconosco il suo odore. E' lei. E' mia madre.
Ma Cristo dov'è? Oltre il quarto piano non c'è nulla?
Ma no. C'è il tetto e più in alto il tempo delle stagioni.
Il quinto piano. L'altra vita.
Ma lei uscirà dal cancello nero, in ferro battuto, sigillata in un bara silente, senza lamento, senza mano protesa, senza occhi persi nel suo sguardo. Chiusa per sempre in quell'aria fetida. Per sempre.
Ora vado. Tornerò ancora. Un giorno io non entrerò mai più e chiuderò quel portone che protegge lo stabile fino al quarto piano.
Cristo, ma dove sei?
Ti proibisco di seguirmi. 
Ti proibisco di salire al quinto piano.
Ti proibisco di farmi sentire in colpa di poter respirare quest'aria pulita che avvelena i miei polmoni.
Ti lascio il suo posto. 
Quarto piano. Stanza a destra. Ti lascio all'inferno a respirare l'aria dei tuoi escrementi, del tuo piscio e delle tue mani che protese nel nulla non compiranno nessun miracolo. Saranno protese verso il tetto, ma spero che per te sopra non ci sia più cielo. 

venerdì 28 gennaio 2011

Delusione

Penetrata fino all’anima
vellutata e tesa
Fra sussulto e sospiro
Fra dolore e passione
Nulla di negato al piacere finale
 conservato nel ventre
dall’anima stravolta
posseduta
amata
illusa
e poi delusa
Dipingeva amore
ma era solo piacere
di carne.
Elisena


giovedì 27 gennaio 2011

OVUNQUE.


T’incontrerò ancora e per sempre
T’incontrerò
nell’ombra fresca d’un desiderio d’estate
T’incontrerò
nel profumo del prato verde a primavera
T’incontrerò
lungo il molo tra barche ormeggiate
T’incontrerò
nel gioco di note da cui nasce ogni canto
T’incontrerò
tra l’alba e il tramonto
nella notte stellata
nella tempesta
e nella calma dell’afa
T’incontrerò
Ovunque io sia
Ovunque tu sia
T’incontrerò
Per rapire i tuoi occhi
se non domineranno il pianto
T’incontrerò
per riportarti il sorriso d’un amore
che non era mai stanco
Il nostro.
Elisena


martedì 25 gennaio 2011

PACE


Se riuscissi a far ragionare d’intesa
i miei conflitti interiori
converrei l’attimo
centrando al cuore l’utopica stabilità
e meritando soltanto per un secondo
quell’istante infinito
chiamato pace
Elisena


mercoledì 19 gennaio 2011

Il mare e l'onda.

Profonda verità emerge dal mare
Fidarsi dei tuoi sogni
che sono i miei risvegli
tra tazze che profumano di caffèlatte
e nuvole lente
che s’incontrano in tuoni
La pioggia disseta come madre
quello specchio di vita che m’appartiene
M’asciughi col fiato fino a scaldarmi
Io t’abbraccio a pelle
lasciando liberi i miei seni
sui tuoi capelli
E sotto nuvole lente 
che s’incontrano in tuoni 
 sei tu il mare
ed io l’onda.
Elisena


lunedì 17 gennaio 2011

Prendi lo scritto e scappa.

Siete entrati nel cavò di blogosphere, ladri di racconti, poesie, fotografie e di tutto l’oro che esso contiene.
E adesso: "agite con calma, siete sotto giro. Cosa vuol dire 'sotto giro'?"- "ma no, c'é scritto: agite con calma, siete sotto tiro; tiro, non giro!"- "scusa, ma tu cosa leggi qui?..." - " apite con calma, siete sotto tiro; apite con calma?!? cosa vuol dire 'apite'?"- ma no, no! c'é scritto “ Agite, agite con calma, siete sotto Tiro!"
Ma la merda è già entrata nel vostro ventilatore.
Non illudetevi che la memoria sia fatta di vaghe ombre: è fatta di occhi, che vi guardano dritto in faccia, e di dita, che vi accusano.
Eppur conoscete la Legge sulla proprietà intellettuale e sapete leggere la scritta accanto, tipo: “questo parcheggio è riservato ai disabili!” Beh, vorrà dire che entrerete zoppicando anziché camminando! Quindi voi fate solo finta di essere dei coglioni?
Ho una cosa da raccontarvi che ridurrà le vostre palle a uvetta passa.
Io oso fare tutto ciò che è degno di un uomo, chi osa di più non lo è!
Ecco, io sto scrivendo...scrivere aiuta a vincere la paura, aiuta a capire,...sto scrivendo, sto provando a capire e a non aver paura.
Io non ho bisogno di rubare per scrivere, io ho il coraggio di scrivere.
Lo sapete perché le stelle sono illuminate??? Perché ognuno possa riconoscere la sua.....io la mia l'ho trovata, la vostra invece é spenta, non avrà mai luce propria!
E così ricoprite la vostra muta perfidia con antiche espressioni a voi estranee rubate ai sacri testi e sembrate santi quando fate la parte del diavolo.
Ma io vi dico: “Avete il pennello, avete i colori, dipingete voi il paradiso e poi entrateci!”
La candela che splende il doppio del suo splendore, brucia in metà tempo... e voi avete sempre bruciato la vostra candela da tutte e due le parti".
Vorrei darvi un consiglio:
Ci sono tre cose giuste da fare:
la 1° - Se invece di buttarle via, si leggessero qualche volta le carte dei cioccolatini, si eviterebbero molte illusioni;
la 2°- la vostra è l'azione che è l'ultima risorsa di quelli che non sanno sognare;
la 3°- la mia Banca è differente.




Questo puzzle, da me assemblato, è composto da celebri battute tratte da film e quant’altro, ho aggiunto solo pochissime parole di mio e riportato al plurale alcune frasi!

venerdì 14 gennaio 2011

Nel Metrò.

Lungo gli antri del metrò
il tappeto mobile scivola dolcemente
mentre un bambino
suona nell' angolo il suo violino
elemosinando note
Pubblicità multimediali scorrono veloci
per alleggerire l’attesa
a pochi sguardi e tante voci
Vagoni di gente s’empiono d’odori
stampa dei giornali
profumi di fiori
sudore degli ubriachi
fatica degli operai
Un paio di stazioni e alla fermata
lascerò nel sottosuolo
vite e storie di tutti i giorni
Mondi paralleli
che vivono all’unisono
Tra aria e cielo
tra buio e neon
Tran tran d’un rito
di note ripetute all’infinito
S’interrompe solo di notte
quando s'addormenta
 quel bambino
con accanto il suo violino.
Elisena


lunedì 10 gennaio 2011

Amami d'amore.

Amami d’amore
oltre la ragione
e senza esimerti dal chiedere
E parla le parole dettate dal cuore
E’un atto unico
Il domani non dona repliche.
Elisena


martedì 4 gennaio 2011

GIRO IN TONDO.


E se scrivessi una canzone
per i ragazzi pieni di ragione
sarebbe un ritornello
pazzo di gioia
d’illuminazione
Canterei note
che non sanno di prigione
ma solo inni di liberazione
Canterei l’allegria
schiumata di birra
sull’auto in corsa
e i pantaloni scesi sui fianchi
E fuori la pancia
ed il piercing
su quell'ombelico
segno deciso
del cordone reciso
E se scrivessi una canzone
per i ragazzi pieni di ragione
darei il ritmo giusto ai loro sogni
ad ogni aspirazione
Al tatuaggio 
quel quadro su pelle
bellissima rima 
per le stelle
Questi ragazzi
son treni diversi
che fanno giro in tondo
disoccupati, delusi,
diversi e smarriti,
  han perso le fiabe
non hanno più miti
E se scrivessi una canzone
per i ragazzi che rifiutan la ragione
  chiuderei la bottiglia vuota
di disperata tristezza
dopo una notte
in cerca d’emozione
tra le lamiere ardenti
di auto incoscienti
E sui i loro corpi
mutilati e bruciati
lascerei intatti quei piercing
che il fuoco non squaglia
Come la rabbia nei cuori 
di chi non l’ha capiti
Eran fiori
ora son paglia.
E se intonassi  una canzone
per questi ragazzi
che son treni diversi
che girano in tondo
canterei una canzone
la più bella del mondo.
Elisena

VICTOR HUGO DISSE: PER OGNI SCUOLA CHE SI APRE C'E' UN CARCERE CHE SI CHIUDE!