Ti stringo fragile
sottile lembo di carta
affusolato che tra le dita
giochi col desiderio
celato dal bisogno
e lo elimini
velocemente in un respiro
appagandolo
in un brevissimo momento
troppo in fretta
misurandone il tempo.
Domini la mia volontà
la plagi, l'imprigioni
poi la liberi per poco
e sei di nuovo tra le dita
tra le labbra
nei polmoni.
Gestualità e rito maledetto.
Eppure
ti ho lasciata in un momento
di pace e di fermezza
oggi scaduta e
mollando il freno
fingo di sentirmi esaudita
finché il mio prossimo desiderio
mi brucerà tra le dita.
Elisena
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