Nudo
nell’odore della madre
nell’odore della madre
mondo il mio dolore
nella selva illune
dimenandolo
tra stracci di terra
e pietre e radici
per restituirlo alle querce
del suolo boscoso.
E invoco attenzione
implorando Amadriade
Voglio il prodigio
la forza e il rigoglio
voglio nascere
morire
morire
e poi rinascere
quercia di bosco.
Nel buio profano
arranco sacralità
tribolando di piaghe
e sconfessate ferite
che nutron formiche
e m’affliggo al rifugio
d’un morbido fungo
beffata e tradita
dall’illusorio prodigio!
Elisena
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