Se potessi rullare le ali
come fanno gli uccelli
lascerei l’inverno alla terra
e la nebbia alle spalle
e oltre il mare
annullerei ogni orizzonte
liberando quei limiti
che sanno di esistere
che sanno di esistere
e si chiamano desideri
Io che parlo coi fiori
non ne conosco la voce
e vorrei ascoltare quel suono
che nel freddo m'appare
per farne un dono
fuori dal sogno
dentro la vita
a chi da sempre l’attende
Vorrei nella notte
che un coro di stelle
fra mille silenzi
intonasse la nota
di disarmonica voce
di disarmonica voce
imprigionata nel fiore
che non conosce parole
che non sa dire
di tutto il suo amore
E se solo potessi
catturare quel suono
catturare quel suono
che grida oltre il mare
correrei nella nebbia
d'una terra d'inverno
per portare quel dono
a chi da sempre l’attende
Lo porrei tra le mani
che frugano ancora
tra il pianto nel canto
per coglierne voce
anche solo una volta
una soltanto!
una soltanto!
Elisena
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