Credo d'aver
fatto una lunga fila
per venire al
mondo
Non importava a nessuno l'attesa
e quando ho donato
allo sportello
il mio primo vagito
una mano m'ha
serrato la bocca
e interrotto
il fiato
Dovevo pagare
il mio viaggio
la corsa del
tempo
i dolori e i
sorrisi
Dovevo pagarli
in anticipo
Il mio conto lo ha sudato un uomo
nella
speranza che un Dio
accettasse il
suo animo
Io ho avuto
la fortuna di nascere nuda
ma con lui
sono rimasta per sempre in debito
Quell'uomo era mio padre
Elisena