su una sedia
piegata più
volte su se stessa
e il tempo che
tra quelle pieghe
cerca di
prenderle i valori
ben sapendo che
posso ancora spiegarla
solo nell’idee
dei lontani ricordi
E la tolgo
via di là
per strapparla
a una realtà
che non ha
più vento
e lascia
pieghe e segni in me
e in chi guardandola
e in chi guardandola
la vede ancora
colorarsi di rosso
accanto al
suo fedele bastone
che muto oggi
sorregge solo il mio cuore