venerdì 14 gennaio 2011

Nel Metrò.

Lungo gli antri del metrò
il tappeto mobile scivola dolcemente
mentre un bambino
suona nell' angolo il suo violino
elemosinando note
Pubblicità multimediali scorrono veloci
per alleggerire l’attesa
a pochi sguardi e tante voci
Vagoni di gente s’empiono d’odori
stampa dei giornali
profumi di fiori
sudore degli ubriachi
fatica degli operai
Un paio di stazioni e alla fermata
lascerò nel sottosuolo
vite e storie di tutti i giorni
Mondi paralleli
che vivono all’unisono
Tra aria e cielo
tra buio e neon
Tran tran d’un rito
di note ripetute all’infinito
S’interrompe solo di notte
quando s'addormenta
 quel bambino
con accanto il suo violino.
Elisena


1 commento:

  1. sono io che ti ringrazio per aver trovato nei tuoi versi un buon ristoro per l'anima, e per aver fruito di quella sensazione balsamica che soltanto la carezza della buona poesia riesce a trasmettere. Sono contento di rileggere versi già letti e versi da leggere. Sincero abbraccio, penna del cuore:-))

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