I miei occhi vedono dove finisce il mare
in quel confine creato dal cielo
e cancellano l’abitudine di sempre
nascosta dietro ai vetri
che il vento socchiude
in questa serata di freddo
che forte sferza nel cuore di Maggio
E al di là della strada
resta ferma la mia primavera
tradita dai suoi stessi colori di fragile vita
tradita dai suoi stessi colori di fragile vita
E vedo la sabbia che vola
e il mare che
sputa coll’onde
la mia rabbia infinita
In questa serata di Maggio
le spine di pioggia feriscon le dita
ch’ora afferrano il nulla
e comprendono tanto
nel giallo dell’aria
che sosta al confine di quell’orizzonte
che vieta ad un vento reale
che sosta al confine di quell’orizzonte
che vieta ad un vento reale
di mostrarmi la strada
e sull’asfalto vedere
così in fretta
la mia vita che passa!
Elisena
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