E stono in alto
la mia vanità di donna
per avvelenar di luce la mia stessa pelle
e non esser graffiata dai segni
che il tempo s’appresta
a scavar con le sue unghie
che il tempo s’appresta
a scavar con le sue unghie
sul mio grembo e il volto
Madre vita
che schernisci i miei occhi
dentro un lucido specchio
e mi dipingi ancora
come la mia mente vuole
mentre mi spolveri le ciglia
d’un sottile velo di tristezza
che tanto somiglia
ad una giovane vecchiaia!
Elisena
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