Mi carezza la penombra dell’eremo
costruito su mattoni di verità
che ora muovono i colori della vita
impastati su un velo sottile di tenda
Ancora una grazia
Ancora un filo d’aria
a risparmiar la morte dei sogni
in questo luogo
ove io esorto fantasmi di strada
a partorire l’anima
e scrivo per loro
difficili litanie
di parole così impietose
e così lontane
da ogni banale preghiera.
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