Mi  sono svegliata una mattina, ed ero un fiore. Il fiore del mio Avatar.  Sconoscevo a quale paese appartenesse quel piccolo lembo di terra che mi  aveva partorito. Mi sono svegliata  ed ero un fiore. Ho avuto paura. Paura che il piede dell’uomo si  posasse su quell’esile stelo che mi sosteneva. Paura che la mano  inconsapevole di un bimbo mi strappasse dal gambo. E avevo ragione. Una  mano mi ha afferrata e tirata via d’un colpo. Sono svenuta. Ho ripreso i  sensi in uno stretto bicchiere di vetro. L’acqua intorno era immobile.  Uno striminzito raggio di sole mi sfiorava a fatica, riuscendo a far  capolino da una tenda. Il sole, lui mi capiva. Lui voleva che io  vivessi, per questo mi carezzava lieve sui petali che ormai stavano  impallidendo. Mi sono svegliata ed ero un fiore. Non c’erano altri fiori  uguali a farmi compagnia. Parlavo la mia lingua. Nessuno mi ascoltava.  Mi sono svegliata ed ero un fiore. Il fiore del mio Avatar. E dal  bicchiere, da quell’acqua immobile che sapeva di cloro, ancor viva, sono  stata gettata in una pattumiera. I miei colori arancio erano svaniti.  Il mio profumo era sudore. Mi sono svegliata ed ero un fiore. Nata in  paese sconosciuto. Figlia di terra alla quale avrei voluto essere  restituita. Avevo tante cose da dire. Tante da imparare. Tante da  ascoltare. La busta di plastica si è chiusa avvolgendomi inesorabile,  fino a soffocarmi. Sono ancora viva. Un tonfo sordo. Il rumore di mani  che si strofinano l’una l’altra per liberarsi di tracce del mio sporco.  Potevo vivere, il vento avrebbe portato lontano il mio seme. Potevo  restare lì, in attesa che la terra mi avesse ripreso. Ma altri avevano  deciso il destino. Mi sono risvegliata ed ero una immigrata. La storia  si è ripetuta.Dedicato a tutte quelle persone diverse nella religione, nella razza, nell’idoneità fisica, nell'ideologia politica e nella sessualità alle quali è stata negata qualsiasi possibilità di integrarsi. A tutti quei corpi senza nome che giacciono in fondo al mare. A chi poteva “arricchire” la nostra storia ma non ha avuto voce “in nessun capitolo”!
Nella religione Induista un avatar è l'incarnazione di una divinità!
Elisena 
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