sabato 23 novembre 2013

120 Gradini

120 gradini che salivano a un cielo
 così vicino 
a quella finestra 
dove la strada
 le case e la scuola
sparivano morbide
ai rumori e a la pioggia
per tornare serene
 al semaforo verde
e rosso soltanto
alla speranza 
d'attraversare e morire
sull’altra parte del marciapiede 
dove l'incerto 
partorisce nel mistero
la fede

Nell'aria contata
d'un misurato pezzetto di cielo
  dove c'è poco spazio
 vita sogni e paure
s'abbracciano a forza
e gomito a gomito
 giocano e crescono
 fianco a fianco
nell' indefinito domani
seduto su un davanzale
dove non sta in piedi
nemmeno un vaso di fiori 

Vedere un cielo adesso
sempre più lontano 
allo sguardo che s’arresta
e vorrebbe tornare
dietro i vetri di quella finestra
in quel piccolo spazio
dove c'è ancora
la traccia d'un sogno ch'attende

L’ultimo forse rimasto lì solo
con la paura e la vita
di quand'ero bambina!
Elisena


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