Ho visto l’angelo della morte
seduto a un bistrot
davanti a una
tazza di caffè nero
servito dalle mani d'un vento
freddo ed amaro
freddo ed amaro
Lui era lì
seduto tra Parigi e l’infinito
seduto tra Parigi e l’infinito
trasparente come l’aria
come un' ombra
sui bordi dei bicchieri
E l’ho schernito
quando ho sentito le sue dita
tra i miei capelli
separarmi dai pensieri
mentre l’anima tremava
Io che da sempre illudo
la mia paura a non aver paura
e scaldo il mio spirito con caffè bollente
in questo mattino
di un anonimo Novembre
lascio che sia quell'Angelo a bere
i miei sogni già spenti
nel freddo fondo d'un bicchiere
servito dal mio coraggio
sul tavolo d'un bistrot
d'una Parigi così lontana
ove io non sono mai stata!
Elisena